Oryza sativa
subsp. japonica cv. ‘Lencino’
Dal 1857 è una delle varietà utilizzate per l’ibridazione grazie alla sua buona resistenza alle malattie: dall’incrocio di Lencino con Vialone è nato Carnaroli.
Collezione privata, Svizzera.
Oryza sativa
subsp. japonica cv. ‘Vialone nano’
Varietà ottenuta nel 1925 alla Stazione Sperimentale di Risicoltura di Vercelli, dove venne attuata per la prima volta l’ibridazione artificiale, ritenuta sino allora impossibile per la particolare conformazione del fiore del riso.
Oryza sativa
subsp. japonica cv. ‘Vega’
Varietà creata nel 1997, di taglia bassa (70/75 cm.) e robusta, resiste ai forti temporali estivi e al rischio di abbattimento, garantendo una buona mietitura.
Le sue pannocchie, piene ed erette, presentano grandi chicchi tondi.
Oryza sativa
subsp. japonica cv. ‘Gioiello’
Varietà creata nel 2016, è caratterizzata dalla pigmentazione verde violacea diffusa a tutte le parti della pianta e al seme, compresi pericarpo ed endosperma (nucleo del seme).
Particolarmente ricco di antociani (sostanze antiossidanti), profuma di vaniglia.
Collezione Shirley Sherwood , Londra.
Oryza sativa
subsp. japonica cv. ‘Gladio’
Collezione privata, Italia.
In risaia
Il portamento e le tonalità dorate delle piante in campo verso la maturazione.
Il riso non è pianta acquatica; nel nostro clima l’acqua in risaia svolge un ruolo termoregolatore che conserva il calore 5 volte più del terreno e viene tolta circa un mese prima del raccolto.
Cariossidi
Rappresentazione ingrandita 10 volte dell’aspetto esterno (glumella) e dell’interno (pericarpo) dei semi di alcune importanti varietà del passato e delle più recenti, con l’anno della loro costituzione.
Da sinistra in alto:
LENCINO (In Italia dal 1857), VIALONE (1903), GIGANTE VERCELLI (1946), CARNAROLI (1945),
DELFO (2018), GLADIO (1998), ERMES (2003), GILDA (2017), ARTEMIDE (2005), VENERE (1997),
GIOIELLO (2016), GENOTIPO VIOLA (in fase di sperimentazione).
Collezione Shirley Sherwood, Londra.